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Castello di Godego

Descrizione

Il toponimo deriva, per la prima parte, dalla presenza sul territorio di un castello, mentre la seconda parte fa riferimento per alcuni ai Goti che ivi si stabilirono nel V secolo, per altri alla voce longobarda "gudaga" (boscaglia, in riferimento ai folti boschi della zona).
Comune in provincia di Treviso, situato tra le colline Asolane e la pianura centrale veneta, il territorio di Castello di Godego è ai confini con la provincia di Padova. L'economia cittadina, un tempo fondata esclusivamente sulla produzione agricola, si è aperta, a partire dagli anni '60 del Novecento, all'attività industriale.
Il rinvenimento in zona delle Motte di un argine creato sul fiume Muson, risalente all'Età del Bronzo, prova la presenza umana già in epoca preromana. Roma colonizzò queste terre situate lungo la Via Postumia e le suddivise in centurie. Di quest'epoca sono tante le testimonianze archeologiche restituite dal suolo. Caduto l'Impero, l'area fu esposta alle invasioni dei Longobardi, mentre gli Ostrogoti vi installarono un presidio militare. Il centro figura per la prima volta in un documento dell'anno 972. Nel XII secolo i Padovani invasero la Marca trevigiana conquistando il castello di Godego, distruggendolo una prima volta; fu distrutto una seconda volta durante il secolo successivo, allorché gli stessi entrarono in contrasto con Ezzelino da Romano, nuovo signore del paese. Nella seconda metà del XIII secolo il feudo fu assegnato ai Camposampiero. Nel 1339 divenne territorio di Venezia vivendo un periodo di tranquillità fino all'avvento di Napoleone.

Da vedere:
La chiesa dedicata a Maria Nascente e a San Pietro, edificata nel IV secolo, è una delle più antiche della diocesi di Treviso. La struttura attuale è frutto di un rifacimento di epoca settecentesca. Fu elevata al rango di abbazia nel 1754.
Il santuario della Madonna della Crosetta.
La chiesetta di Sant'Antonio.
Villa Priuli fu fatta costruire dall'omonima famiglia nel Seicento, gli interni furono fatti decorare da Paolo Piazza da Castelfranco. Oggi è sede del Museo Civico che raccoglie materiali risalenti all'Età del Bronzo e al periodo della colonizzazione romana.
Villa Beltrame settecentesca poggia su fondazioni medievali, fa parte di un più vasto complesso comprensivo di dipendenze e barchesse.
Villa Caprera, di epoca ottocentesca, si presenta in stile neoclassico.
Villa Renier-Foscarino del XVII secolo.
Villa Negri risalente al Seicento.
Villa Martini con ampio parco.
Il sepolcreto romano.
Villa Garzoni.

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