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Pisa

Descrizione

Situata a pochi chilometri dalla foce dell'Arno, Pisa vanta una storia millenaria che raggiunse l'apice del suo splendore all'epoca delle Repubbliche Marinare.
Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriverebbe dall'etrusco col significato di "foce": i dati archeologici attestano una forte presenza etrusca già nella prima metà dell'Età del Ferro e soprattutto in età arcaica e classica, quando Pisa assunse l'importante ruolo di ponte tra le rotte tirreniche e l'entroterra etrusco.
Ma è nel Medioevo che si registra la fioritura economica e politica della città, quando, divenuta potenza sui mari, estese la sua egemonia sino alla Sicilia ed alla Sardegna, partecipando anche alla Prima Crociata in Terrasanta nel 1095.
In seguito alla disastrosa sconfitta nella battaglia della Meloria ad opera delle truppe della rivale Repubblica Marinara di Genova, iniziò il lento declino di Pisa. Passò prima sotto il dominio dei Visconti, poi di Firenze ed in ultimo dei Lorena nel XVIII secolo.
Pisa è uno scrigno di tesori artistici le cui chiese romane e gotiche, le piazze e i palazzi esaltano i quartieri tracciati dai Lungarni e dalle antiche strade.
Piazza dei Miracoli, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO sin dal 1987, è senza dubbio il cuore monumentale della città. La Torre Pendente, simbolo della città, è il campanile del Duomo. La costruzione iniziò nell'agosto del 1173 e proseguì (con due lunghe interruzioni) per circa duecento anni, con piena fedeltà al progetto originario, il cui autore non è noto con certezza. Nell'anno 1185 si verificò il cedimento basamentale e la conseguente inclinazione che comportò il blocco dei lavori per quasi un secolo. La continuazione fu affidata a Giovanni di Simone che, proprio in quegli anni, aveva lavorato sul San Francesco, con il suo ardito campanile; l'architetto dimostrò straordinaria perizia nel limitare le conseguenze della pendenza e così i lavori continuarono fino al 1284, data della sconfitta navale della Meloria. L'ultimo anello del Campanile, il settimo, adibito a cella campanaria, fu concepito e realizzato da Tommaso Pisano attorno alla metà del secolo XIV.
Il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, è una cattedrale medievale realizzata in tipico stile Romanico-Pisano durante l'apogeo della Repubblica Marinara. Fu iniziata nel 1063-1064 sotto la supervisione dell'architetto Bruschetto di Giovanni. Il suo completamento avvenne nel 1100. Al suo interno ospita importanti opere come il Pulpito di Giovanni Pisano, dipinti di Andrea del Sarto, del Beccafumi, del Sodoma e del Sogliani. Sempre nel corso del XII secolo, il Duomo fu ampliato sotto la direzione dell'architetto Rainaldo. Il corpo basilicale si presenta a cinque navate, a croce latina e con transetto a tre navate e cupola ellittica.
La costruzione del Battistero fu iniziata nel 1153 dal Diotisalvi, architetto della chiesa del Santo Sepolcro. Il monumento fu riedificato nel 1278, come dice un'iscrizione che appare fra due pilastri all'interno del Battistero. L'ordine di archetti che circonda il Battistero è ornato con teste e sculture attribuite a Nicola e Giovanni Pisano e ritenute tra le loro opere più importanti. Al centro del monumento è collocato il bellissimo fonte battesimale e, vicino all'altare, sorge il pulpito, opera del grande Nicola Pisano datata al 1260.
Il Camposanto Monumentale è opera di Giovanni di Simone, iniziato nel 1277 e completato nel 1474; è un antico cimitero, chiuso da quattro portici, che chiude il lato settentrionale della Piazza del Duomo. Si tratta di un vasto chiostro incorniciato da porticati lastricati. La tradizione vuole che verso la fine del Duecento, l'Arcivescovo Ubaldo de' Lanfranchi fece trasportare all'interno del quadriportico del Camposanto una certa quantità di terra proveniente dal Golgota, il luogo in cui era stato crocifisso Gesù. Fu portata a Pisa da alcuni crociati di ritorno dalla Terra Santa. Intorno a quel rettangolo di terra santa, l'edificio fu lentamente completato nei secoli successivi.

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