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Oyace

Descrizione

Il toponimo deriva dal latino "acucula" (cima aguzza). E' un piccolo paese della media Valpelline, circondato da boschi e pascoli, immerso in una natura incontaminata e caratterizzato da un clima gradevole. E' situato ai piedi del Monte Clapier, ad oltre 1300 metri di altezza e a 20 chilometri da Aosta. Il territorio comunale, che si estende per oltre 30 chilometri quadrati, dal torrente Buthier alla Punta Fiorio, ad oltre 3300 metri di quota, è composto da numerose frazioni ed è attraversato dal torrente Buthier; il capoluogo, situato in una posizione strategica per il controllo delle comunicazioni con il Vallese attraverso il Col Collon ed il Crete Sèche, è dominato dalla Tornalla, una torre a pianta ottagonale posta su un cordone roccioso. La valle a nord-ovest è delimitata dalla catena dei Morion, che separa il territorio di Oyace dalla vicina Valle di Ollomont; l'altro versante confina con la Valle di Saint Barthèlemy ed è coperto da fitte foreste. Dedito prevalentemente all'agricoltura, si è aperto al turismo, pur nel rispetto delle tradizioni e degli antichi valori, offre la possibilità di effettuare piacevoli escursioni di diverso grado di difficoltà.
Nel Medioevo la zona appartenne alla giurisdizione dei signori di Quart, estinti i quali nel 1377 passò alle dipendenze direttamente dei Savoia. Nel 1612 fu assegnata ai nobili Piemontesi Perrone di San Martino.

Da vedere:

La chiesa parrocchiale di San Michele fu eretta nel 1788 in sostituzione di una precedente cappella ed ampliata nel 1914. Al suo interno sono presenti gli affreschi di Margotti realizzati nel 1914 e l'altare maggiore in stile barocco, privato degli angeli che lo adornavano originariamente. Dal piazzale si gode di un favoloso panorama.
La cappella della Madonna delle Nevi, risalente al 1942, si trova a Verdonaz,ad oltre 2300metri di quota
La Tornalla, una torre ottagonale duecentesca, edificata, secondo la tradizione popolare, su un forte saraceno, costruito intorno al 1000 d.C., è situata su un dosso roccioso, in posizione sopraelevata, a picco sul torrente Buthier. Presenta mura spesse quasi 2 metri ed è alta quasi 12 con una porta situata molto in alto rispetto alla base. L'ipotesi delle origini saracene deriva dalla singolare forma, unica in Val d'Aosta. Appartenne ai signori di Oyace, puniti da Amedeo IV, Conte di Savoia per via dei loro comportamenti poco corretti intorno al XIII secolo, periodo in cui la giurisdizione sull'alta Valpelline passò ai signori di Quart.
Il ponte Betenda costruito in muratura, nel 1688, sul torrente Buthier che ha scavato le rocce nel corso dei secoli fino a creare una gola particolarmente profonda all'altezza della Tornalla. Il ponte sostituì un'antica passerella esistente sin dal XV secolo.
Il grenier del XV secolo a Voisinal. Queste costruzioni costruita con tavole di larice di 12 cm di spessore, quasi sempre a due piani, era adibito alla conservazione dei prodotti alimentari, talvolta di attrezzi agricoli o vestiario.
I resti del mulino a Voisinal.

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